Paper Model militari

Autogru leggera AG70 su telaio FIAT 6605

Sempre sul telaio Fiat 6605 il nostro esercito ha avuto in dotazione questa autogru identica alla  americana M543. Il modello è di base un papermodel derivato dalla precedente realizzazione, il TM69.

In corso d'opera però si sono aggiunti particolari in stampa 3D a resina. Di seguito alcune immagioni del modello terminato.

Chi fosse interessato a visualizzare le varie fasi di costruzione lo può fare a questo link

Trattore FIAT 6605 FM - TM69 FH70

Il Fiat 6605 TM 69 (Trattore Medio) è un autocarro da 7 tonnellate, che in pratica svolge soprattutto un ruolo di trattore d'artiglieria per cannoni o obici quali l'Obice FH-70 (artiglieria pesante campale) e il 203/25 (artiglieria pesante) che l'Esercito Italiano ha adottato in 164 esemplari.

È dotato di un motore Fiat Modello 8212.02.500 a 6 cilindri diesel da 260 CV ed ha la trazione 6 x 6. La velocità massima è di 91 km/h per un'autonomia di 700 km ed una capacità di guado di 1,5 m.

Ha una lunga cabina che comprende sia la guida che la squadra di serventi. Le cariche, i proiettili e le scorte in generale sono tenute in compartimenti separati per ragioni di sicurezza. Il mezzo può fungere in alternativa da trasporto personale e così, oltre agli 11 soldati in cabina, può trasportare 21 soldati nell'area di carico. Le varianti principali includono un mezzo per il trasporto esclusivo di carichi equipaggiato con una gru idraulica dietro la cabina e un mezzo per le riparazioni equipaggiato con stabilizzatori e una gru telescopica. 

Il modello realizzato rappresenta proprio quest'ultima versione.

Il modello è un'autocostruzione realizzata con la consueta tecnica del "papermodel".  I disegni sono realizza con GIMP e sono in bianco. La colorazione è effettuata ad aerografo con colori acrilici e l'invecchiamento con polveri e pigmenti.

 

Il procedimento di costruzione con tutte le immagini dei passaggi intermedi è consultabile a questo link

LIBLI (littorina blindata) Ansaldo/Fiat

Il modello è stato realizzato per la campagna Ricognitori, Esploratori e Scout di Modellismopiu.

Durante l'occupazione della Jugoslavia, il Regio Esercito si trovò a dover difendere le vitali vie ferrate dai sabotaggi dei partigiani titini. Oltre ai treni blindati prodotti in loco ed alle Autoblindo AB40 ed AB41 adattate alla marcia su rotaia, nel 1942 l'Ansaldo produsse 8 littorine blindate partendo dall'Automotrice FS ALn 56 (secondo altre fonti il telaio deriva dalla Aln 556) della Fiat Ferroviaria, in servizio nelle Ferrovie dello Stato. accorciandone il telaio di 5,6 m, (lunghezza 13,3 m h 3,1 m peso 32 t) nel luglio 1943 furono assegnate ai vari comandi di divisione della 2ª armata: Zara, Bergamo, Re, Macerata, Lombardia, Isonzo, Cacciatori delle Alpi e al comandi di difesa di Fiume.
Con questi mezzi veniva realizzata una costante ricognizione delle vie ferrate per verificarne l'integrità e quindi la circolabilità.
Nel 1944 furono prodotti poi alcuni esemplari in una versione modificata nell'armamento per la Wehrmacht. Almeno 4 esemplari della prima e seconda serie prestatono servizio classificate Pz.Triebwagen 062 nº 30-34 e forse altre 4 (35-38)

La parte meccanica è, come detto, quella della littorina ALn 56. La cassa poggia su due carrelli, ognuno su due assi, dei quali quelli estremi motori e quelli interni folli. Il motore diesel Fiat 355C, con il radiatore protetto da una griglia di alette blindate inclinate, attiva una trasmissione a 4 marce.

La carrozzeria, completamente chiusa, è costituita da tre scompartimenti. Lo scompartimento centrale è la camera di combattimento del mezzo, nella quale prendono posto i serventi su appositi sedili pieghevoli; essa presenta tre mitragliatrici Breda Mod. 38 per lato, installate su supporto a sfera, delle quali due sulla fiancata ed una sulla casamatta leggermente rialzata che costituisce il tetto del vano di combattimento. Sul cielo del vano sono ricavati due portelli, dai quali possono sparare i due mortai Brixia Mod. 35 da 45 mm. Due lanciafiamme Mod.40 sono utilizzabili dalle feritoie laterali. Gli scompartimenti alle due estremità della carrozzeria sono due cabine di guida identiche, dove prendono posto il macchinista ed e la torretta del cannone anticarro. Le torrette, leggermente disassate sulla destra, sono simili a quella del carro armato M13/40, ma con la parte posteriore formata da tre piastre piane imbullonate invece che da un'unica lastra a ferro di cavallo. Sono armate con il cannone anticarro 47/32 e munite di proiettore a luce bianca.

La versione del 1944, prodotta per i tedeschi, differisce per l'armamento del vano di combattimento centrale. Le mitragliatrici sono ridotte a 4, due per fiancata, mentre mortai, lanciafiamme e le due mitragliatrici superiori vengono sostituite da una mitragliera contraerea Breda 20/65 Mod. 1935 su supporto a candeliere, sparante da una postazione circolare superiore.

Ogni littorina è equipaggiata inoltre con una radio Magneti Marelli RF2 CA, con antenna a traliccio installata intorno alla casamatta rialzata.

(Fonte Wikipedia)

E' possibile vedere l'intero processo costruttivo a questo link

A completamento del modello ho realizzato il carrello motore. Anche questo disponibile per il download nell'apposita sezione.

IMR1 объект 616

Costruito sulla base del T55 monta anteriormente una lama idraulica utilizzabile nella conformazione lineare o a V. Posteriormente è dotato di un braccio di sollevamento da 2 ton.

Progettato nel 1969 è entrato in servizio nel 1974.

Il modello è realizzato interamente in carta ed è completo di tutti gli interni, i quali, come tutti ben sanno, sono in parte praticamente invisibili. Restano le foto realizzate in fase costruttiva a testimonianza del lavoro fatto.

La colorazione è realizzata con acrilici e sporcature ed invecchiamento principalmente con gessetti e pigmenti vari. Per i cingoli anche un paio di lavaggi ad olio.

Per chi fosse interessato a vedere le fasi costruttive le può trovare al link sottostante.

IMR 1  report di costruzione

 

Il modello in scala 1/35 è disponibile per il download.

Cannone da 381/40 su affusto ferroviario

Il modello è stato realizza per la campagna "La nostra grande guerra" di Modellismo piu.

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Il cannone utilizzato era il 381/40 da marina, che era sistemato su un'installazione ferroviaria appositamente progettata. Tale installazione era inserita in un treno armato del Regio Esercito così composto:

Locomotiva FS 835 o FS 851;
due carri con cassone, ognuno dei quali con 32 proiettili;
un carro con due cannoni antiaerei da 76/45;
numero variabile di carri per alloggi e servizi del personale.

L'installazione ferroviaria vera e propria era lunga 24,78 metri, e pesava 212 tonnellate. Dal punto di vista tecnico, era composta da diverse parti:

cannone da 381/40 Mod. 1914: il pezzo, in acciaio, pesava 62,6 tonnellate ed aveva una rigaturaa passo costante (120 righe). Il congegno di chiusura era a vite, con sistema Welin, ed era fornito di un congegno scacciafumo.
culla: si trattava di una struttura con forma cilindrica, dentro la quale doveva scorrere la bocca da fuoco dopo lo sparo (per il rinculo). Comprendeva anche i quattro cilindri per i freni idraulici ed i due attacchi per gli stantuffi dei ricuperatori ad aria compressa.
affusto: trattava di una enorme struttura a trave, in metallo, sulla quale era sistemata la culla del cannone. Questa struttura era appoggiata a tre carrelli ferroviari (due posteriori a quattro assi ed uno anteriore a sei assi) tramite una sospensione elastica.

l funzionamento di questo cannone era piuttosto complesso. Infatti, vista la potenza del pezzo, il sistema di tiro era su binario, che doveva essere appositamente predisposto.

Il puntamento di direzione veniva effettuato muovendo tutta l'installazione sul binario stesso, che aveva un raggio in curva di 150 metri. Il settore di direzione era di 38°, ma era possibile rettificarlo di un ulteriore grado una volta posizionato il complesso.

L'elevazione era invece compresa tra 0 e 25°, e veniva ottenuta tramite un congegno a vite doppia.

I proiettili utilizzati erano navali, del peso di 875 kg, che potevano essere sparati ad una gittata compresa tra i 13 ed i 24 km grazie a tre cariche ulteriori, utilizzate come esplosivo di propulsione. La celerità di tiro era di un proiettile ogni cinque minuti.

Per aumentare la stabilità durante il tiro, la parte centrale dell'affusto poggiava direttamente sul binario grazie a dei ceppi di legno, che venivano manovrati da 12 martinetti posti sui lati dell'affusto (sei per lato).

Il cannone ferroviario 381/40 AVS entrò in servizio all'inizio del 1917. Complessivamente, ne vennero approntati quattro, al costo (enorme per l'epoca) di due milioni di lire l'uno. Questi cannoni vennero utilizzati sull'Isonzo ed in Trentino durante la prima guerra mondiale.

I cannoni utilizzati per l'allestimento dei pezzi feroviari erano quelli destinati alle navi da battaglia classe Caracciolo, la cui costruzione era stata sospesa all'inizio delle ostilità.

 

Il modello in scala 1/35 è disponibile per il download.

 

Il processo costruttivo completo è visionabile a questo link

AB 41 Ferroviaria

Elaborazione di un Paper model della WAK in scala 1/25. Rifacimento degli interni (quasi inesistenti nel modello) ed elaborazione dei pezzi necessari alla configurazione ferroviaria. Rifacimento delle gommature con il battistrada modello "artiglio". Colorazione con acrilici e invecchiamento con pigmenti e gessetti.

Elaboration of a WAK paper model, 1/25 scale. Remake of the interiors (that were almost non-existent in the model) and elaboration of the pieces required for the railway configuration. Remake of the tires with model "claw" tread. Acrylic colours and ageing with pigments and chalks.

E' possibile visualizzare il report completo della realizzazione del modello al seguente link.

Dragon Wagon + Sherman

La base di partenza sono due bellissimi Paper model della Polacca GPM in scala 1/25. I disegni sono stati scalati per riprodurli in 1/35. Parecchi pezzi sono stati stampati più volte per dare maggiore tridimensionalità alla costruzione. Migliorie e aggiunte di particolari e una colorazione ad acrilici. Sporcature ed invecchiamento con pigmenti e gessetti.

The basis are two beautiful paper models of the Polish GPM in 1/25 scale. The drawings have been rescaled to be reproduced in 1/35. Lot of pieces have been printed many times to improve the 3D effect. There are some improvement and addings of details. Acrylic colours, ageing and dirt effect with pigments and chalks.

Le ultime due foto ritraggono il modello inserito in un ambiente reale. Fotomontaggio realizzato con Gimp.

The last two pictures portray the model inserted in a real environment. Photomontage made with GIMP:

Maz 537G

Paper model scala 1/35.

Autocostruzione.

La realizzazione di questo paper model è cominciata con la progettazione integrale dello stesso. Partendo da una considerevole raccolta di immagini, schemi, schede tecniche e figurini quotati sono stati sviluppati i disegni di tutti i pezzi che lo compongono. Da questi sono stati preparatii gli esplosi bidimensionali che una volta stampati e ritagliati hanno dato vita al modello.

Per scelta personale i disegni sono stampati in "bianco", preferendo una verniciatura classica alla stampa della colorazione. I colori utilizzati sono di norma acrilici ma anche smalti per le parti metalliche. In questo caso ho utilizzato anche la tecnica del sale; con piccole accortezze è possibile adattare ai modelli di carta le tecniche classiche del modellismo. Per la sporcatura le solite polveri e pigmenti ma anche acrilici molto diluiti.

Il paper model è disponibile per il download nell'apposita sezione.

Pezzi:17 pagine formato A4.

Istruzioni. 12 pagine formato A4.

Il file è in formato PDF. 43,8 MB

Paper model, 1/35 scale

Scratch build

The production of this model has started with the design. I've started collecting pictures, schemes, technical schedules and dimensioned drawings, that have been developed in drawings of the pieces that compose the model. From that pieces I've made the bidimensional drawings that I have then printed and cut and that have finally composed the model.

I've chosen to print the drawings in white, preferring a classical painting to a printed colouring. Usually I use acrylic colours but also polish for the metallic parts. In this case I've used also the "salt technique"; with little sagacities, it is possible to adjust classical modelling techniques to paper models. For the dirt effect I've used powders and pigments, but also very diluted acrylic colours.

This model is available for the download in the provided section.

Pieces: 17 pages, A4 size

Instructions: 12 pages, A4 size

PDF file: 43,8 MB

Le fasi della costruzione, che è particolarmente complessa, sono visibili al link sottostante.

Manufacture phases, which are complicated, can be found at the link below

ChMZAP 9990

Rimorcho ChMZAP 9990  Paper model scala 1/35.

Anche in questo caso si tratta di un'autocostruzione integrale. Le tecniche realizzative sono le medesime di quelle utilizzate per il suo trattore: Il maz 537G.

 

MAZ 537G + ChMZAP 9990 + IMR 1